CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA
NAZIONALE DELLA FEDE
ACCADEMIA DEI LINCEI
INDICE

L'apertura dell'Archivio: prospettive e progetti
TARCISIO BERTONE
Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede Riassunto

La Congregazione per la Dottrina della Fede, erede degli Archivi dell'Inquisizione Romana, o Sant'Uffizio, e della Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti ha organizzato, in collaborazione con l'Accademia Nazionale dei Lincei, una Giornata di Studio in cui, fra l'altro, saranno illustrati i problemi storici ed archivistici che pone l'apertura degli Archivi al mondo della ricerca e le prospettive di sviluppo per l'avvenire. La Giornata di studio ha come scopi principali: a) fare il punto sullo stato attuale degli studi storici riguardanti le due Congregazioni e mettersi in ascolto delle attese del mondo scientifico; b) la presentazione pubblica di detta apertura, avvenuta almeno sette anni orsono. In effetti, fin dal 1991 l'Archivio ammette, secondo criteri oggettivi, alcuni studiosi qualificati alla consultazione delle carte antiche.

Per normalizzare la conservazione e l'apertura dei fondi, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha incrementato il personale; ha iniziato il restauro sistematico delle carte di archivio più preziose; ha provveduto all'ampliamento e adattamento dei locali dotandoli di moderne apparecchiature elettroniche per la gestione informatica e per la cattura dei documenti in formato digitale; ha elaborato un primo Inventano provvisorio del materiale antico. E' in corso, inoltre, il riordino del materiale storico, secondo il criterio della ricostruzione delle antiche serie, e l'elaborazione di una Guida dell'Archivio.

Il primo degli strumenti concreti, tendenti ad agevolare ed a rendere stabile la consultazione, sarà il "Regolamento per la consultazione dell'Archivio da parte degli studiosi esterni" di prossima pubblicazione. Esso sancisce che l'Archivio è accessibile a tutti gli studiosi, senza distinzione di Paese o di fede religiosa. Le sole qualità richieste sono l'onestà personale, garantita dall'Autorità ecclesiastica oppure da quella accademica, e la competenza scientifica, che porta a esigere che i ricercatori siano in possesso del diploma di laurea o di titolo non italiano equivalente a che siano legati a istituzioni universitarie o istituti superiori di ricerca.

Nel Regolamento saranno indicati i limiti alla consultabilità, come è d'uso in ogni Archivio. I fondi della Congregazione dell'Indice e del Tribunale dell'Inquisizione di Siena sono consultabili in tutta la loro estensione, per ovvie ragioni di organicità documentale, dato che l'Archivio dell'Indice si chiude nel 1917, con la fusione dei due Dicasteri, mentre quello dell'Inquisizione di Siena arriva fino alla fine del settecento, allorquando il tribunale fu soppresso dalle autorità civili dell'epoca.

Per il fondi del Sant'Uffizio, invece, ci si arresta alla fine del pontificato di Leone XIII (20 luglio 1903). Anche se per gli altri Archivi vaticani il limite attuale è la fine del pontificato di Benedetto XV (gennaio 1922), a motivo del grande numero di dossier delicati prodotti sotto il pontificato di Pio X, il periodo 1903-1922 appare troppo recente nel tempo perché i relativi fondi siano consultabili nella loro totalità. E prevista però la possibilità, per quanto riguarda il pontificato di Pio X, di valutare di volta in volta le richieste e concedere eventualmente la consultazione, se sufficientemente motivata.

Rimarranno non consultabili le serie di archivio o le parti di esse relative ai casi di delitti commessi contro la morale e nella celebrazione dei sacramenti (graviora delicta). Non si tratta delle poche testimonianze rimaste sui delitti contro la fede (eresia, apostasia o scisma) o di quelle legate alla disciplina della Censura dei libri o delle teorie, ma piuttosto dei pochi fascicoli di carattere personale, non aventi particolare rilevanza storica, riguardanti questioni legate a delitti in materia morale o sacramentale, sui quali s'impone la riservatezza dovuta al rispetto della memoria delle persone implicate.

Un secondo strumento di sviluppo dell'Archivio è stato messo in atto per iniziativa di alcuni studiosi già frequentatori dell'Archivio. Si tratta della costituzione di una "Associazione di Amici dell'Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede", i cui scopi sono: - sostenere e favorire il rapporto degli studiosi e delle istituzioni con l'Archivio, istituendo un foro di dialogo sulle problematiche legate all'apertura dei fondi e all'incremento degli strumenti di ricerca; - far conoscere l'Archivio stesso agli ambienti accademici e scientifici e alle istituzioni internazionali; - contribuire economicamente al suo sviluppo con le proprie quote d'iscrizione e con altri fondi elargiti da vari Enti o Istituzioni.

E' prevista, inoltre, la costituzione di un Comitato di consulenti scientifici, conoscitori dell'Archivio e delle sue problematiche, che siano in grado di proporre programmi di ricerca utili allo sviluppo dell'investigazione storica e all'incremento dei mezzi di corredo, di offrire la propria consulenza scientifica e tecnica, di valutare le opere proposte per la pubblicazione nella Collana Fontes Archivi Sancti Officii Romani; e infine di procurare finanziamenti adeguati per i programmi di ricerca.

L'esistenza del Comitato Scientifico, le sue proposte di ricerca e la consulenza da esso prestata al Dicastero, non implicheranno alcun tipo di monopolio sulla ricerca, ma dovranno piuttosto garantire la libera investigazione individuale da parte dei singoli studiosi ammessi alla consultazione. Il terzo strumento è costituito dalla Collana di pubblicazioni di testi di Archivio, dal nome Fontes Archivi Sancti Officii Romani. Il primo volume, dal titolo "La validité des ordinations ang!icanes" sarà presentato durante la Giornata di studio.

Scopo della Collana è quello di produrre una serie di edizioni scientifiche di fonti, così da offrire materiale documentario agli studiosi che non hanno la possibilità materiale di recarsi in Archivio, oppure a quelli che, forse non tanto esercitati nel lavoro diretto di lettura dei testi antichi, preferiscono lavorare su fonti edite. La Congregazione si rende garante che si tratta di fascicoli interi, che offrono pertanto una presentazione sostanzialmente completa del problema dal punto di vista documentario. Ogni singolo titolo, tuttavia, apparirà sotto il nome e la responsabilità scientifica dell'Autore, il quale potrà in tale modo rispondere del proprio lavoro, e dar ragione delle proprie scelte metodologiche, di lettura, di apparato e di presentazione dei testi. In questa maniera, la Congregazione intende rispettare l'autonomia investigativa del singolo studioso. La felice riuscita ditali intenzioni e progetti potrà senza dubbio giovare ad una più piena conoscenza della storia della Chiesa e della società, come auspicato dal Concilio Vaticano II e, più recentemente, da Giovanni Paolo Il nella sua Lettera Apostolica "Tertio Millennio Adveniente".



[back to the Grand-Place Europe home page]